Il gentil porno.


L’erotismo è una corsa ad ostacoli. L’ostacolo più seducente e più popolare è la morale. Karl Kraus

Sarà difficile scrivere questo post senza scadere nell’ovvietà, nell’ambiguità e quant’altro.
Scrivere su questo argomento è come camminare sulle uova con un tacco 12. O almeno penso, non avendo mai calzato un tacco 12.
Proviamoci.

 

Ci siamo emancipate in molti ambiti. Nel corso degli anni siamo diventate degne di voto, siamo diventate politiche, siamo diventate donne in carriera. Ci siamo messe i pantaloni, abbiamo iniziato a guidare autobus e a guadagnare più del nostro compagno.
Noi donne abbiamo faticato in tante cose per essere alla pari del sesso ‘forte’ e, forse, non lo saremo mai del tutto in via ufficiosa.
Gli uomini forse penseranno sempre che fingono di darcela vinta, come un padre farebbe credere al proprio figlio di cinque anni di aver vinto la partita a scacchi della domenica pomeriggio.
Sto generalizzando, ma nella maggior parte dei casi è così.
Ad ogni modo, ci sono tabù che noi donne continuiamo a mettere sotto al tappeto, a ritenere poco conformi al nostro gentil sesso.
Il sesso, appunto.

Le donne perbene non parlano di sesso. Le donne perbene non guardano i porno, non fanno sconcerie troppo sconce e hanno fantasie sessuali che si limitano alla camporella in mezzo alle balle di fieno.

Magari alcune sì, molte magari no.
Se solo venissero a decadere le differenze di genere sulla libertà di approcciare il sesso, beh, sarebbe un altro bel traguardo.
Mi sono incuriosita a tal proposito nello sfogliare un libro che svettava nella biblioteca in cui facevo altre ricerche. La costa del libro faceva risaltare le parole ‘Le Perversioni Femminili’.
Ellapeppa! Lo voglio proprio leggere.
Ovviamente, ancora una volta, non si parlava esplicitamente di ciò che il titolo faceva pensare, ma ho trovato comunque uno spunto su cui ragionare. Faceva notare un fatto tanto ovvio quando scontato quanto scordato.
La pornografia delle donne sta nei libri.
Wikipedia dice che con letteratura erotica si intende ‘uno scritto che abbia come suo argomento principale la trattazione anche esplicita di temi legati alla sessualità e all’amore fisico, attraverso i quali vengono, non di rado, veicolati contenuti filosofici o spirituali.’
Pensiamo a tutti i romanzi rosa venduti nel mondo, la collana Harmony continua a spopolare come neanche Harry Potter ha saputo fare. Leggendo qualche riga qua e là si intuisce subito che l’intento di questi libri è creare immaginari erotici nelle avventrici, tutelandole dallo scandalo di comprare-scaricare-film porno.
Pensiamo anche soltanto al caso letterario del 2012, Cinquanta sfumature di grigio/rosso/nero. Ammetto candidamente di aver letto solo degli stralci di questo best[iale] seller e ammetto candidamente che mi sono bastate per dire che fondalmente è un porno.
Ma essendo un libro, la donna si sente legittimata ad eccitarsi anche sotto l’ombrellone, senza essere additata da nessuno.
Oltre a ciò, l’immaginario erotico femminile viene senz’altro stimolato da situazioni descritte nei dettagli, dal dettonondetto e dalla fantasia che solo una pagina scritta può creare.
Molte donne si sentiranno offese da queste righe, molte donne diranno che dovrei leggere tutto il libro per poter parlare, forse hanno ragione, ma il punto è proprio questo: molte donne si sentiranno offese. Molte donne si sentiranno accusate di essere fruitrici di materiale pornografico.
Ed è qui che siamo ancora indietro.

Il porno non è cosa cattiva e sbagliata.

Interessandomi alla questione, mi sono imbattuta nel nome di Erika Lust. Svedese di origine, ora vive in Spagna dove, stanca dei soliti porno unicamente men-friendly ha deciso di mettere in piedi una casa di produzione che facesse film porno solo per donne, film che ne rispettino i gusti, che mettano in risalto il lato romantico della ‘sporca faccenda’, che lascino spazio all’immaginazione. Basta idraulici che sodomizzano la povera casalinga nel giro di qualche secondo, basta sequenze interminabili di primi piani sui genitali facendo invidia ad una puntata di Geo&Geo, ma soprattutto niente più svalorizzazione del corpo femminile.
Erika Lust, donna, fa film porno per le donne.
Tratto da un’intervista: ‘Qui le donne -sottolinea Erika- non sono solo un oggetto, ma si divertono e si godono la propria sessualità. E le attrici che Erika sceglie sono di tutte le taglie, curvy e non, perché –dice- la varietà di body tipe è una cosa bellissima da vedere’

Perché no.

 

Dott.ssa Psicologa Sabrina Franzosi – Psicologo Bologna



Dott.ssa Sabrina Franzosi Psicologa Psicoterapeuta - Studio Privato in Viale Oriani, n° 39- 40137 Bologna - Tel. 339.3643877 E-Mail: info@sabrinafranzosi.it

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