Il male che facciamo non ci attira tante persecuzioni e tanto odio quanto le nostre buone qualità’ Francois de la Rouchefoucauld
Dieci anni fa, alla facoltà di psicologia, uno dei primi esami da dare era ‘psicologia dello sviluppo’ e uno dei primissimi argomenti trattati era il bullismo.
Per bullismo si intende un fenomeno in cui un bambino/ragazzo risulta vittima di una serie di azioni offensive messe in atto da uno o più coetanei. Queste possono essere costituite da minacce, offese, percosse o isolamento.
Ma i fenomeni sociali sono un po’ come la tecnologia: quando pensi di avere il computer più alla moda, ecco che spunta il modello successivo. Se pensi di essere in per essere riuscito a finire di pagare le rate dell’i-phone 4, ecco che domani uscirà l’i-phone 5.
Se pensi di essere ferrato nei fenomeni psico-sociali, ecco che ne spuntano altri. O meglio, spuntano altre sfumature degli stessi. Il che risulta tanto prevedibile quando sorprendente. Prevedibile in quanto ci possiamo e dobbiamo aspettare che le relazioni sociali si evolvano parallelamente e incastonate nelle invenzioni dei nostri tempi. Sorprendente perché, anche se ce lo aspettiamo, fa comunque impressione.
Ora nelle università si continua a parlare di bullismo, ma comincia a farsi strada anche il cyberbullismo.
Sì, ma cos’è?
Lo cyberbullismo [ o ‘bullismo on line’] indica atti di bullismo e di molestia effettuati tramite mezzi elettronici come l’e-mail, la messaggistica istantanea, i blog, i telefoni cellulari, i cercapersone e/o i siti web. I dati affermano che, ad oggi, il 34% del bullismo sia on line, anche se non possiamo esserne certi: proprio per la sua natura omertosa, il bullismo rimarrà sempre un fenomeno sondabile fino ad un certo punto.
Sembra che questo fenomeno si articoli in diverse forme, così raccolte:
Un’attenzione particolare dovrebbe essere data al cosiddetto sexting [sex+texting]: neologismo utilizzato per indicare l’invio di immagini sessualmente esplicite o di testi inerenti al sesso attraverso i mezzi informatici. Il sexting, divenuto una vera e propria moda fra i giovani, consiste nello scambio di foto e video a sfondo sessuale, spesso realizzate con il cellulare, o nella pubblicazione tramite via telematica, come chat, social network ecc, oppure nell’invio di semplici MMS. Tali immagini, anche se inviate a una stretta cerchia di persone, spesso si diffondono in modo incontrollabile e possono creare seri problemi alla persona ritratta nei supporti foto e video.
Sembra che il Cyberbullying stia prendendo piede per le ‘agevolazioni’ di cui il carnefice può usufruire:
Per maggiori informazioni:
http://www.bullismo.com/index.php?Itemid=35&id=16&option=com_content&task=view
http://www.bullyingandcyber.net/it/
Dott.ssa Psicologa Sabrina Franzosi – Psicologo Bologna
Dott.ssa Sabrina Franzosi Psicologa Psicoterapeuta - Studio Privato in Viale Oriani, n° 39- 40137 Bologna - Tel. 339.3643877 E-Mail: info@sabrinafranzosi.it
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