Anorgasmia
Si indica l'impossibilità di raggiungere l'orgasmo: non è da confondersi con la frigidità (dove c’è una totale assenza di piacere). A volte può essere dovuta a veri e propri disturbi fisici, molte altre volte ha un’origine psicologica dalle diverse sfumature. E’ importante distinguere se si tratta di anorgasmia primaria (il disturbo è sempre stato presente, fin dall'inizio della vita sessuale della persona), o di un’anorgasmia secondaria (il disturbo sopravviene in un secondo tempo, dopo un periodo di attività sessuale normale).
Ancora, l'anorgasmia è generalizzata se è presente sempre e situazionale se lo è solo in certe occasioni.
Grazie a queste distinzioni sarà possibile capire meglio le cause per cui l’individuo non riesce a raggiungere l’orgasmo:
- a causa di reali problemi fisici dell’apparato genitale, come ad esempio traumi del midollo spinale o uso di farmaci
- a causa di una situazione e/o un partner che non viene visto in grado di metterlo a proprio agio
- a causa di una relazione conflittuale con il proprio partner
- a causa di una scarsa conoscenza del proprio corpo (soprattutto per le donne, la masturbazione è ancora un tabù: questo può danneggiare le ‘conoscenze base’ di come raggiungere il piacere)
- a causa di conflitti e blocchi personali in merito all’attività sessuale
- a causa di un eccessivo autocontrollo
- a traumi del passato (violenza sessuale)
Nei soggetti di sesso maschile questa disfunzione è talvolta associata ad eiaculazione ritardata: il fatto che un soggetto anorgasmico possa avere un'eiaculazione smentisce la credenza popolare secondo cui l’ eiaculazione coincide necessariamente con orgasmo.
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Dott.ssa Sabrina Franzosi Psicologa Bologna
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